Quesito: 
Tra i destinatari della normativa l’art. 12 prevede alla lettera b) “ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi”. Attività in materia di contabilità e tributi è svolta anche dalle Associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, C.A.F. etc., che redigono le scritture contabili e svolgono consulenza fiscale ai piccoli imprenditori e commercianti. Poiché lo spirito della direttiva è quello di coinvolgere i destinatari negli adempimenti previsti in relazione alle attività svolte, cioè secondo una classificazione “oggettiva” delle funzioni svolte, si chiede di confermare che anche a tali soggetti è applicabile la normativa antiriciclaggio, rientrando gli stessi nell’ampia locuzione di cui all’art. 12, comma 1, lettera b) del decreto.

Risposta: 
Come noto, il d.lgs. 231/2007 detta misure volte a tutelare l’integrità del sistema finanziario e prevenire l’utilizzo a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, imponendo a determinati soggetti una serie di obblighi e di adempimenti. In tale ottica l’espressione contenuta nell’art. 12, primo comma, lett. b), “ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi” deve intendersi comprensiva della mera attività di redazione e/o di trasmissione delle dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali svolta dalle Associazioni di categoria di imprenditori e commercialisti e dai C.A.F.

Consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi ultima modifica: 2016-01-31T20:12:56+01:00 da Admin